A questo punto vorrei trattare un argomento non strettamente collegato alla moto, ma comunque inerente al suo
mondo: l'abbigliamento e gli accessori. Se in pieno inverno sei costretto a salire in macchina senza avere il tempo di portarti dietro un caldo giaccone, che cosa fai? Ai primi brividi di freddo ti accendi il tuo bravo impianto di riscaldamento, azioni la ventola alla velocità desiderata, regoli la temperatura alle tue esigenze, e il gioco è fatto.
Se durante un'estate torrida ti ritrovi in auto a sudare sette camicie, senza fartelo dire nemmeno due volte, vai a pressare il tasto che inserisce il climatizzatore, e anche li, dopo aver armeggiato con la manopola che ottimizza la temperatura, eccoti di nuovo rigenerato e pronto ad affrontare mille chilometri.
Con la moto le cose vanno ben diversamente. Non hai a disposizione un abitacolo climatizzato che ti protegge.
Hai con te solo la tua temperatura corporea e qualche capo Che potrai frapporre fra la tua pellaccia e il contatto diretto con la sferza de||'aria. Null'altro ti potrà aiutare. L’abbigliamento sara il tuo abitacolo, il tuo riparo, la tua mamma. Non sarai mai un vero motociclista se prima non imparerai a capire come ci si protegge nelle più svariate condizioni atmosferiche. E non credere che il problema della corrente d'aria diretto contro il viso. Null'altro ti potrà aiutare. L'abbigliamento sara il tuo abitacolo, il tuo riparo, la tua mamma. Non sarai mai un vero motociclista se prima non imparerai a capire come ci si protegge nelle più: svariate condizioni atmosferiche. E non credere che il problema dell’abbigliamento si presenti solo in inverno, mentre |'estate sia la stagione da trascorrere coprendosi con niente o quasi. Certo, se devi limitarti a percorrere qualche chilometro fuori porta a velocità non sostenuta, o gironzolando per la città, basterà un jeans e una polo, ma se dovrai cominciare a macinare un bel po' di chilometri, estendendo a buona parte della giornata la permanenza sulla tua cavalcatura, allora il discorso cambia.
Ma procediamo con ordine. Ritorniamo alla stagione invernale e andiamo ad analizzare la situazione di un motociclista che deve percorrere alcune centinaia di chilometri con la sua cavalcatura. Innanzi tutto andiamo a vedere se la sua moto e dotata di una protezione aerodinamica, o se si tratta di una nuda, poiché questa differenza può incidere notevolmente sul tipo di abbigliamento da adottare. La carenatura, il cupolino, lo schermo, com'é facile arguire, possono contribuire a modificare, a parita di stagioni, il tipo di abbigliamento.
La loro funzione, oltre a migliorare la penetrazione aerodinamica della macchina, consiste nel deviare quanta più aria possibile dal corpo del conducente, convogliandola oltre la sua sagoma. Cosa significa questo? Significa che il conducente al riparo di uno schermo non dovra fare sforzi enormi per contrastare la spinta dell’aria, inoltre potra adottare un abbigliamento meno impegnativo in tutte le stagioni. Ai miei tempi, quando ancora i motor shop non sorgevano come i funghi, e quando gli unici capi che potessero Soddisfare le esigenze invernali di un vero motociclista si chiamavano Belstaf o Barbour.
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